Quando chiediamo a Chiara Dattola un’illustrazione per un nostro articolo, lei per prima cosa si mette a studiare. E gli argomenti non sono sempre facili: la matematica delle coincidenze, la mappatura del cervello, l’energia geotermica, le migrazioni umane, i computer quantistici, solo per citarne alcuni.

Dattola non solo legge con attenzione il testo che le mandiamo, che di solito non è stato ancora tradotto in italiano, ma studia l’argomento, si documenta, cerca eventuali simboli associati a quello di cui si parla, riflette sull’etimologia delle parole, si confronta con esperti della materia. Cerca insomma di nutrire la sua mente: solo sapendone di più riuscirà a trovare il modo giusto per tradurre in immagini dei concetti a volte anche piuttosto astratti. E poi, o forse fin da subito, comincia a pensare ai colori. Perché è proprio attraverso il colore che costruisce i suoi disegni e il suo mondo.

Nella mostra Il senso del colore, alla Biblioteca Cascina Grande di Rozzano (Milano) dall’8 al 22 febbraio, Dattola espone una trentina di suoi lavori di illustrazione legati all’editoria e alla stampa, tra cui alcuni di quelli fatti per Internazionale.

Il giorno dell’inaugurazione è previsto un incontro con l’autrice alle 15:30, che dialogherà con il disegnatore Marco Ghion. Si parlerà anche del suo ultimo libro, Naturoscope, creato con Fleur Daugey e pubblicato da Actes-Sud jeunesse, in uscita a fine febbraio in Francia.

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