25 febbraio 2022 15:33

L’arma a doppio taglio dello Swift

Il presidente e il governo ucraini hanno chiesto all’Unione europea di indurire le sanzioni già imposte alla Russia. In particolare hanno chiesto di escludere Mosca dal circuito Swift. Ecco cos’è e come funziona.

Cos’è il circuito Swift?
La Society for worldwide interbank financial telecommunication (Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali) è il principale sistema usato dalle banche per mandare messaggi rapidi e sicuri sui pagamenti internazionali, consentendo il funzionamento del commercio internazionale di cui è diventato uno strumento fondamentale. Nel 2020 nel circuito Swift sono passate ogni giorno circa 38 milioni di transazioni, agevolando affari per migliaia di miliardi di dollari.

A chi appartiene?
Fondata negli anni settanta, è una società cooperativa di diritto belga. Sul suo sito si legge che “è di proprietà e controllata dai suoi azionisti (istituzioni finanziarie) che rappresentano circa 3.500 aziende in tutto il mondo”. Il sistema è supervisionato dalle banche centrali del G10, nonché dalla Banca centrale europea, con la supervisione principale della banca nazionale del Belgio.

Perché essere esclusi dallo Swift sarebbe grave per Mosca?
La Russia ha il secondo numero di utenti di Swift dopo gli Stati Uniti, con circa 300 istituzioni finanziarie russe che ne fanno parte. In termini pratici, essere rimossi dal circuito significherebbe che le banche russe non potrebbero usarlo per effettuare o ricevere pagamenti con istituzioni finanziarie estere. Le transazioni ordinarie dovrebbero essere condotte direttamente tra banche o passare attraverso sistemi concorrenti meno rodati, aumentando costi e ritardi.

Perché gli Stati Uniti sono riluttanti a un’esclusione?
Uno dei motivi è che l’impatto sulle imprese russe potrebbe non essere così grave. Il capo di una importante banca russa, la Vtb, ha affermato di recente che potrebbe usare altri canali per i pagamenti, come telefoni, app di messaggistica o email. Le banche russe potrebbero anche far passare i pagamenti attraverso paesi che non hanno imposto sanzioni, come la Cina, che ha istituito un proprio circuito concorrente. C’è anche il timore che un’esclusione della Russia possa danneggiare lo status del dollaro come valuta di riserva globale e accelerare l’uso di alternative come le criptovalute.

Un’esclusione dallo Swift danneggerebbe altri paesi?
L’amministrazione Biden è anche preoccupata che un divieto possa danneggiare i suoi alleati. La Russia è un grande acquirente di manufatti esteri, in particolare provenienti dai Paesi Bassi e dalla Germania, ed è inoltre il principale fornitore dell’Unione europea di petrolio greggio, gas naturale e combustibili fossili e i paesi europei potrebbero avere difficoltà a trovare fornitori sostitutivi.

Lo Swift sarebbe vincolato dalle sanzioni economiche?
In passato, lo Swift ha resistito alle richieste di imporre divieti a determinati paesi, definendosi neutrale. Ma nel 2012 l’Unione europea ha vietato al circuito di fornire servizi ad aziende e individui iraniani sanzionati in relazione al programma nucleare di Teheran, creando un precedente per l’azione contro la Russia. Un portavoce dello Swift ha rifiutato di dire come l’organizzazione avrebbe risposto a eventuali sanzioni statunitensi.

Cosa dice la Russia?
Nikolaj Zhuravlev, vicepresidente del senato della Federazione russa, aveva ammesso a gennaio che l’espulsione del paese dal circuito era una possibilità. “Se la Russia fosse disconnessa dallo Swift, non riceveremmo valuta straniera, ma gli acquirenti, in primo luogo i paesi europei, non riceveranno le nostre merci: petrolio, gas, metalli e altri componenti importanti delle loro importazioni. È questo che vogliono? Non ne sono sicuro”, aveva detto Zhuravlev, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. Zhuravlev ha osservato che anche se lo Swift è utile, non è l’unico modo per trasferire denaro, e che una decisione come la sospensione di un paese richiederebbe l’unanimità tra i suo soci. “Non sono sicuro che altri paesi, specialmente quelli in cui la quota di scambi con la Russia è significativa, sosterranno la sua esclusione”.–The Guardian, Al Jazeera

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