Il 7 luglio 48.584 brasiliani si sono aggiunti all’esercito di 1.674.655 persone trovate positive al covid-19. Uno di loro è il presidente Jair Bolsonaro. Nessun paziente meglio di lui può simboleggiare la peggiore pandemia che abbia colpito il Brasile negli ultimi cento anni, con le sue terribili conseguenze umane ed economiche. La politica di Bolsonaro è stata ridicolizzare il covid-19, ignorando le norme di prevenzione e il distanziamento. Sfidando le raccomandazioni degli esperti, ha provocato diversi assembramenti pericolosi visitando esercizi commerciali e partecipando a eventi pubblici in suo favore e a volte contrari alle istituzioni democratiche.

Bolsonaro ha annunciato di essere stato contagiato in un’intervista – un gesto lodevole per trasparenza e tempestività – in cui ha ribadito la scarsa attenzione nei confronti di se stesso e di chi gli sta vicino, in questo caso i suoi collaboratori, i componenti del governo e i lavoratori dell’informazione. In un video divulgato successivamente, Bolsonaro ha assunto un farmaco dalla discussa efficacia e non raccomandato per chi si trova nella sua condizione, elencando una serie di dati senza nessun riscontro scientifico. Ha parlato di nuovo senza indossare la mascherina, dando così un altro cattivo esempio ai cittadini.

La tentazione di considerare il suo contagio come un planetario “te l’avevo detto” è irresistibile, tanti sono stati gli avvisi dell’Organizzazione mondiale della sanità, gli esempi positivi offerti dagli altri paesi e le occasioni di adottare le precauzioni raccomandate dalla scienza. Anche in Brasile la maggioranza dei governatori e dei prefetti sta facendo la sua parte per cercare di controllare la pandemia, con fortune alterne, dato che deve combattere non solo contro una malattia nuova e sconosciuta, ma anche con la mancanza di sostegno dal governo e con la mancanza di un ministro della salute da quasi due mesi, dopo due licenziamenti in piena crisi.

C’è da augurarsi che il presidente guarisca presto. Ma c’è anche da sperare che, com’è successo al primo ministro britannico Boris Johnson, Bolsonaro cambi il suo atteggiamento di fronte alla peggiore crisi sanitaria del Brasile da molte generazioni. ◆ as

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1366 di Internazionale, a pagina 19. Compra questo numero | Abbonati