**Caldo **Le temperature straordinariamente elevate in California hanno favorito lo sviluppo di una trentina di incendi, che hanno bruciato decine di migliaia di ettari di boschi. Nella Valle della morte è stata registrata la temperatura record di 54,4 gradi centigradi.
Frane In un villaggio del Nepal almeno 19 persone sono morte sepolte da una frana. Dall’inizio della stagione dei monsoni a metà giugno sono più di duecento le persone morte a causa di frane o alluvioni e 75 risultano disperse.
Terremoti Due forti terremoti, di magnitudo 6,8 e 6,9 sulla scala Richter, hanno colpito l’Indonesia, al largo delle coste di Sumatra, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. Non sono state segnalate vittime. Altre scosse hanno fatto tremare il centro delle Filippine (6,7), la Tanzania (6,0), la regione dell’Isola di Pasqua (5,8)e l’Alaska (5,8).
Cicloni Secondo la Noaa, l’agenzia statunitense che si occupa degli oceani e dell’atmosfera, il 2020 avrà una stagione degli uragani nell’Atlantico particolarmente intensa, con tempeste più forti e più lunghe della media. La stagione, cominciata ufficialmente il 1 giugno, conta già nove tempeste. Tra queste Isaias che ha investito la Repubblica Dominicana, Haiti, le Bahamas e gli Stati Uniti.
**Alluvioni **Decine di migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case nella provincia cinese del Sichuan a causa delle alluvioni provocate da piogge torrenziali. La gigantesca statua in pietra di Budda a Leshan, eretta 1.300 anni fa, è stata raggiunta dall’acqua del fiume che scorre ai suoi piedi.
Vulcani Il monte Sinabung (nella foto), nell’isola indonesiana di Sumatra, è entrato in attività proiettando in cielo una spessa colonna di fumo e cenere alta cinquemila metri.
Plastica Nelle profondità dell’oceano Atlantico potrebbe essere nascosta una grande quantità di microplastica. Attualmente il contenuto di frammenti di plastica osservato negli oceani risulta inferiore alla massa che si pensa sia stata immessa nell’ambiente a partire dagli anni cinquanta. Una spedizione scientifica ha prelevato campioni d’acqua in diversi punti dell’Atlantico, dalla zona a sud del Regno Unito fino all’Argentina. I campioni sono stati prelevati a profondità diverse, non solo in superficie, come in genere avviene. Secondo Nature Communications, nell’Atlantico sono presenti tra i 12 e i 21 milioni di tonnellate di microplastica entro i duecento metri di profondità. Si pensa quindi che il contenuto totale sia molto più alto di quello stimato e vicino alla quantità immessa. Nella foto: plastica anche sul fondo del mar Mediterraneo, in Grecia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1372 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati