Ballo ballo non è un film con Raffaella Carrà, non è un film su Raffaella Carrà, ma ha molto a che fare con Raffaella Carrà. Personaggi e situazioni sono introdotti o sottolineati dalle canzoni di Carrà e il film è capace di dispensare simpatia e semplicità come ha fatto Carrà in tante sue trasmissioni. Il film comincia a Roma, città che l’ha vista nascere artisticamente, mostra una sensualità insolita per l’epoca in cui è ambientato (degli anni settanta per niente cupi o politicizzati) e racconta la storia di una ballerina, proprio com’era Raffaella Carrà. Nacho Álvarez fa ricorso a un umorismo un po’ ingenuo com’era quello della tv anni settanta e affronta lo scontro tra censura e modernità con l’ottimismo che è sempre stato un tratto distintivo di Carrà. Il film non è pienamente riuscito, ma è impossibile odiarlo, così com’era impossibile odiare Raffaella Carrà. Francisco J. Tejeda White, Movimentarios

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1393 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati