Sophie Letourneur si è fatta conoscere grazie a film su gruppi di ragazze, come il corto La tête dans le vide o La vie au ranch. Ma già con il suo ultimo film Gaby baby doll aveva cominciato a smarcarsi da quella formula. Con Enormous sembra aver cambiato ancora strada (cinematograficamente e anche personalmente, visto che i suoi film hanno sempre a che fare con la sua vita): il gruppo cede il passo alla coppia, un faccia a faccia confortante e terrificante dove ci si ama e ci si manipola a vicenda. Il risultato è una farsa, diretta e pungente, sul desiderio di avere figli. Cosa c’è di enorme nel film di Letourneur? Prima di tutto i trucchi messi in atto da Fred, marito-manager di Claire, una pianista di successo concentrata solo sulla carriera. Fred vuole un figlio, Claire no. E allora lui la mette incinta di nascosto. Ed ecco la prima idea destabilizzante del film: sapere che Fred controlla non solo l’agenda della sua compagna, ma anche il suo corpo. Però Enormous è più di una commedia su gravidanza e parto ben scritta e realizzata. È anche una commedia surreale e, nell’ultima parte, una specie di documentario sul parto. Laura Tuillier, Libération
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Questo articolo è uscito sul numero 1395 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati