Sembra inimmaginabile: una relazione sentimentale tra una prigioniera ebrea e un ufficiale delle Ss, ad Auschwitz. Eppure il superbo documentario di Maya Sarfaty (che approfondisce il suo stesso corto The most beautiful woman, con cui ha vinto un Oscar per studenti) racconta la storia d’amore tabù tra la detenuta slovacca Helena Citron e l’ufficiale austriaco Franz Wunsch. Un coro di voci e il materiale documentario sono usati ad arte per mostrare le ripercussioni che quel legame ebbe sulla vita della coppia e delle loro famiglie. Se questo è amore, il risultato di lunghi anni di ricerca, è unico anche per il gran numero di testimonianze oculari che fa riaffiorare. Alissa Simon,Variety

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Questo articolo è uscito sul numero 1395 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati