La giovane pianista greca Theo­dosia Ntokou non poteva sperare in un trampolino discografico migliore: un duo con Martha Argerich. Purtroppo però la loro Pastorale, nella sobria trascrizione per piano a quattro mani di Selmar Bagge, è come un campo nel quale spuntano solo qua e là delle idee, ogni tanto buone ogni tanto no. Puntando tutto sui dettagli anziché su una visione d’insieme, le due ci offrono un’esperienza veramente insignificante. Anche la sonata nell’interpretazione di Ntokou è incompiuta. Però lascia intuire l’enorme potenziale della pianista. Jérémie Cahen, Classica

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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati