Guardando Rosamund Pike sgattaiolare attraverso questo thriller astuto e crudele, viene da chiedersi chi altro avrebbe potuto fornire una performance altrettanto chirurgica e selvaggia in modo quasi soprannaturale. Nella bellezza ultraterrena di Pike si può avvertire qualcosa di intrinsecamente inquietante, qualcosa che David Fincher ha perfettamente individuato e sfruttato in Gone girl, dove l’attrice combina una fragile eleganza con la ferocia di uno squalo. Pike interpreta Marla Grayson, tutrice legale che sfrutta la sua posizione per appropriarsi dei beni degli anziani che le vengono affidati. Autorizzata dai tribunali, e con una rete di medici e personale delle case di cura che glielo consentono, Marla insieme alla sua partner Fran (Eiza González) lavora senza sosta e senza pietà finché non si guadagna la tutela di Jennifer (Dianne Wiest) che a prima vista sembra una preda facile. Ma Jennifer ha amici importanti e cattivi. Benjamin Lee, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati