Julien Leclercq è uno dei pochi registi francesi a dedicarsi completamente al cinema di genere, in particolare quello poliziesco d’azione. Nel suo secondo lungometraggio Olga Kurylenko interpreta una soldata che dopo aver conosciuto l’orrore della guerra siriana, vuole vendicare la sorella violentata e uccisa. Tanto è magnetica la protagonista quanto i ruoli secondari sono pallidi e approssimativi, finendo per minare l’interesse nella storia. Simon Riaux, Écran Large
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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati