Sono molti quelli che attraversano impunemente il confine poroso tra letteratura e giornalismo. Lo scrittore messicano Jorge Volpi lo fa con la meticolosa ricostruzione di un rapimento che mise in crisi le relazioni diplomatiche tra Messico e Francia. Accettando di reprimere la propria immaginazione e di mettere un freno al talento letterario, l’autore messicano vuole dimostrare ancora una volta che “la realtà supera l’immaginazione”, almeno in America Latina. La storia si apre con la cattura di Israel Vallarta e della cittadina francese Florence Cassez, accusati di essere i leader della banda di rapitori Los Zodiaco. Quello che sembrava essere un duro colpo contro la criminalità organizzata finisce per mettere a rischio i rapporti di due paesi e rivela una rete di corruzione. Questo romanzo parla della verità, anzi delle molteplici verità – la verità della giustizia, dei mezzi d’informazione, delle vittime, dei testimoni falsi, degli avvocati, dei presidenti delle due repubbliche, la verità delle alte corti e la mancanza di memoria di tutti. E dopo aver raccontato tutte queste verità, ci lascia solo dubbi. Andrés Zambrano, El Tiempo

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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati