Angela Ponce, Anadolu Agency/Getty

“Ci sono sedici candidati alle elezioni presidenziali previste in Perù l’11 aprile, ma solo cinque possono sperare di andare al secondo turno, che si terrà il 6 giugno”, scrive Ojo Público. Queste elezioni, che si celebrano nel momento peggiore della seconda ondata della pandemia, sono tra le più incerte della storia peruviana. Tra i cinque candidati con più probabilità di andare al ballottaggio, c’è Verónika Mendoza ( nella foto ), leader di Juntos por el Perú e unica rappresentante di sinistra. Secondo la giornalista peruviana Gabriela Wiener, che scrive sul New York Times, “sarebbe un cambiamento storico avere per presidente una donna, che non è nata a Lima (la capitale), ma a Cuzco, e che parla il quechua e il francese. La sua vittoria porterebbe finalmente il cambio generazionale di cui il Perù ha bisogno”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati