Padre Tomasz, appena arrivato in un piccolo villaggio polacco, riesce a riportare in chiesa i fedeli della sua parrocchia: predica, confessa, consiglia. Ma padre Tomasz non è un prete e non si chiama neanche Tomasz. È un detenuto in libertà condizionata che arriva al momento giusto. Il potenziale comico è evidente, ma Corpus Christi non è per niente divertente. Non è una parabola né un’allegoria, ma fin dalla prima scena è chiaro il suo intento apocalittico.
Anthony Lane,The New Yorker
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Questo articolo è uscito sul numero 1408 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati