La donna alla finestra è quello che Cher Horowitz di Ragazze a Beverly Hills definirebbe un “Monet”: “Da lontano è ok, ma da vicino è un vero disastro”. La regia è di Joe Wright (Espiazione); la sceneggiatura è del premio Pulitzer Tracy Letts, che ha anche un piccolo ruolo nel film; e il cast è impressionante. Nella trama apertamente hitchcockiana, una psicologa agorafobica (Amy Adams) mantiene i contatti con l’esterno spiando i vicini dalla finestra. Ma quando assiste a un omicidio, nessuno le crede. Nonostante alcune pregevoli scelte del regista, la produzione ha avuto grandi problemi fin dall’inizio ed evidentemente non sono stati risolti. A peggiorare le cose c’è stato anche un articolo del New Yorker del 2019 secondo cui Daniel Mallory, autore (con lo pseudonimo AJ Finn) del best seller a cui è ispirato il film, è un bugiardo incallito (ha mentito sul suo stato di salute, sulla morte della madre e sul suicidio del fratello per farsi pubblicità) e ha rubato molti spunti per il suo thriller dal film Copycat. Clarisse Loughrey, Independent

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati