L’idea di reinventare una delle cattive più famose dell’universo Disney, Crudelia De Mon (che contribuì al successo della Carica dei 101 e a salvare gli studios dal fallimento) e renderla una specie di tributo a Vivienne Westwood, interpretata per di più da Emma Stone, fanno di Crudelia un progetto molto più interessante di quello simile condotto con Maleficent. Emma Stone, nei panni di un’orfana un po’ folle che vuole scalare le vette della moda nella Londra degli anni settanta, non tradisce. Come non tradisce Emma Thompson nei panni della Baronessa, una stilista in declino, famosa per le sue feste e la sua cattiveria. Buono anche il resto del cast. I costumi di Jenny Beavan poi sono devastanti (in senso buono). Dove Crudelia inciampa è nel ritmo, che avrebbe potuto essere più sostenuto. Dove frana è nella colonna sonora. Le canzoni usate in sé non hanno niente di male, ma stonano decisamente con l’estetica punk inseguita dal film. Lily Smith, Hollywoodgossip
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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati