Di norma, se sei il protagonista di un romanzo di Patrick McGrath, è probabile che tu soffra di qualche malattia mentale, spesso con un contorno di omosessualità repressa. Entrambi questi elementi sono debitamente presenti anche qui, insieme a due delle sue preoccupazioni più recenti: il fascismo e i fantasmi. In La lampada del diavolo, il fantasma fascista che perseguita il protagonista Francis McNulty è molto noto. Da giovane, Francis ha combattuto con le Brigate internazionali nella guerra civile spagnola. Nel 1975, da vecchio, vive a Londra e riceve visite dal generale Franco. Il che potrebbe essere abbastanza misterioso anche se Franco non fosse ancora (quasi) vivo a Madrid. Francis deve preoccuparsi della sua sanità mentale? Certamente sua figlia Gilly pensa di sì, trattandolo con la consueta miscela di tenerezza e condiscendenza mostrata agli anziani. Per il lettore, tuttavia, le cose non sono così chiare. Francis ha momenti di senilità, ma la sua malattia mentale sembra abbastanza leggera. In effetti, il romanzo lascia aperta la possibilità che i suoi avvistamenti di Franco possano essere in qualche modo reali: se non un prodotto del soprannaturale almeno del tradizionale rivale del soprannaturale, il subconscio. Anche se _La lampada del diavolo _non è lungo, la sensazione è che avrebbe potuto offrire ancora di più se fosse stato più breve. James Walton, The Spectator

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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati