Mitzi Ives è una tecnica del suono che, seguendo le orme del padre, si è specializzata in urla devastanti e credibili. Gates Foster è un investigatore che passa le sue giornate tra siti pedopornografici alla ricerca di una traccia di sua figlia Lucinda, scomparsa da più di dieci anni. Tutto cambia per Mitzi quando registra un urlo così irresistibile che chiunque lo sente non può fare a meno di urlare in risposta. Tutto cambia per Foster quando persone sconosciute gli mandano il link della scena di un film slasher dove il grido terrorizzato di sua figlia doppia le grida di una star del cinema di serie b. L’investigatore comincia a mettere insieme la verità sull’ultimo giorno di sua figlia e sul tecnico del suono che ha registrato le sue ultime parole: il padre di Mitzi. L’invenzione del suono richiama il primo Palahniuk e ha anche qualche reminiscenza di Fight club. Non è altrettanto viscerale o violento, ma è pieno di scene scomode e sconvolgenti. È bello vedere un vecchio amico tornare al suo meglio. Ian Mond, Locus Mag
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 119. Compra questo numero | Abbonati