◆ Negli ultimi dieci anni la guardia costiera giapponese ha osservato più volte macchie di acqua chiara e lattiginosa circa cinque chilometri a nord dell’isola giapponese di Minami Iwo Jima. Dipendevano dalla presenza, venticinque metri sotto la superficie dell’acqua, del cratere di un vulcano sottomarino attivo, il Fukutoku-Okanoba.

Il 13 agosto 2021 la guardia costiera ha osservato molto più di una macchia di acqua chiara: un pennacchio di gas e vapore alto alcuni chilometri, prodotto dall’eruzione esplosiva del vulcano. La colonna di fumo si è poi estesa per centinaia di chilometri in direzione ovest. “La cosa più sorprendente di quest’eruzione è che, da evento sottomarino, ha prodotto rapidamente un pennacchio che ha raggiunto la stratosfera”, dice il meteorologo Andrew Tupper, specializzato in pericoli per l’aviazione.

Earthobservatory/Nasa

Il Fukutoku-Okanoba ha lasciato chiari segni anche sulla superficie del mare. L’immagine in alto, scattata il 17 agosto dal satellite Landsat 8 della Nasa, mostra due nuove isole a forma di parentesi che delineano la caldera del vulcano. Potrebbero avere vita breve, perché già in passato il vulcano ha creato isole effimere di cenere e pomice che si sono erose rapidamente. Il satellite ha rilevato anche alcune isole di pomice alla deriva in direzione nordovest, la più grande delle quali è visibile nell’immagine in basso.

La colonna di fumo emessa dal vulcano sottomarino ha raggiunto i sedici chilometri di altitudine, disturbando i collegamenti aerei tra il Giappone e le Filippine. 17 Agosto 2021 (Earthobservatory/Nasa)

La pomice è una roccia magmatica che galleggia grazie alla sua elevata porosità. Isole di pomice possono andare alla deriva negli oceani per mesi o addirittura anni. Spesso raccolgono forme di vita, dagli invertebrati ai crostacei fino ai granchi.–Adam Voiland (Nasa)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1426 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati