L’8 dicembre il parlamento tedesco ha approvato la nomina di Olaf Scholz a cancelliere, chiudendo ufficialmente l’era di Angela Merkel. Il nuovo governo, formato dal Partito socialdemocratico (Spd), dai Verdi e dal Partito liberaldemocratico (Fdp), è composto in ugual misura da uomini e donne e conferma quasi tutte le previsioni: i verdi Annalena Baerbock e Robert Habeck sono stati nominati rispettivamente al ministero degli esteri e a quello dell’economia e del clima, mentre il liberale Christian Lindner ha ottenuto le finanze. La principale sorpresa riguarda il ministero dell’interno, assegnato a Nancy Faeser: l’ex leader dell’Spd nello stato dell’Assia non ha esperienza a livello federale, ma con la sua nomina il governo fa capire di voler aumentare la vigilanza sull’estremismo di destra. Ad attirare l’attenzione però è stata soprattutto la scelta di Karl Lauterbach come ministro della salute. L’epidemiologo è stato una delle voci più autorevoli e apprezzate nel dibattito sulla pandemia, e avrà come priorità assoluta quella di razionalizzare la gestione dell’emergenza dopo le polemiche degli ultimi mesi e la crisi del sistema sanitario tedesco di fronte alla quarta ondata. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1439 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati