Lucille Ball era conosciuta e amata come protagonista nella sitcom degli anni cinquanta I love Lucy. Ma Nicole Kidman, che la interpreta, e Aaron Sorkin, che ha scritto e diretto il film, sembrano più interessati a esplorare il suo lato serio che a rimettere in scena il suo dono per la commedia. Kidman sa essere divertente. Era uno spasso in Da morire e The paperboy. Ma non in questo caso, anche se la sua performance è brillante, spiritosa e tecnicamente feroce. Il film è ambientato nel corso di un singolo episodio dello show, dalla lettura del copione del lunedì alla registrazione dal vivo del venerdì. Tra i capannoni e i teatri di posa di uno studio possiamo anche guardare da vicino la fatiscente relazione tra Ball e Desi Arnaz (Javier Bardem), suo marito dentro e fuori lo schermo. Entrambi sono ritoccati digitalmente durante i flashback, una tecnica un po’ inquietante che finisce per distrarre lo spettatore. La vera ossessione del film è la decostruzione della sceneggiatura perfetta, dal modo in cui “cade” una battuta alla chiarezza delle motivazioni del personaggio, e i fan dei dialoghi densi di Aaron Sorkin avranno soddisfazione.
Simran Hans, The Observer

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati