Gli indigeni dell’isola di Pasqua (Rapa Nui) bevevano direttamente dal mare, ma l’acqua non era salata. Mappando il sottosuolo con droni e sensori i ricercatori dell’università di Binghamton, negli Stati Uniti, hanno trovato delle falde acquifere sotterranee formate dall’acqua piovana che filtra attraverso le rocce porose. Durante la bassa marea una parte di quest’acqua dolce riaffiora dalle rocce e crea delle sacche lungo la costa che poi si riversano nell’oceano Pacifico. Grazie a queste sorgenti costiere, spiega New Scientist, la civiltà delle misteriose statue moai avrebbe superato i periodi di siccità che colpivano l’isola.

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Questo articolo è uscito sul numero 1451 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati