Il leggendario regista britannico Adrian Lyne torna dietro la macchina da presa a vent’anni dal suo ultimo film con questo faticoso thriller, adattato dal romanzo del 1957 di Patricia Highsmith, già portato sullo schermo nel 1981 con Jean-Louis Trintignant e Isabelle Huppert nei ruoli principali. Questa volta sono Ben Affleck e Ana de Armas a interpretare una coppia “aperta” in modo tossico. Solo a tratti Lyne riesce a colpirci con questo film per altro sciocco e poco credibile, che arranca senza aumenti di tensione e senza il sostegno di una spinta psicologica plausibile dei personaggi. Acque profonde è così sconcertante che si potrebbe salvare solo se scoprissimo che tutto è frutto di un sogno degno di un film di David Lynch.
Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati