“Il divieto di pubblicizzare le sigarette dovrebbe essere esteso ai prodotti nocivi per l’ambiente, tra cui macchine e voli aerei”, commenta su New Scientist l’economista Andrew Simms, cofondatore del centro studi britannico New weather institute. Secondo alcune stime, l’aumento della domanda generato dalle pubblicità nell’industria automobilistica e in quella aerea ha contribuito nel 2019 a emettere una quantità di gas serra tra 202 e 606 milioni di tonnellate, paragonabile a quella dei Paesi Bassi. “Vietare la pubblicità”, spiega Simms, “non impedirebbe la vendita di prodotti nocivi, ma ridurrebbe la domanda”. Alcuni enti locali nel Regno Unito e nei Paesi Bassi hanno già adottato delle misure restrittive. In Francia le pubblicità delle auto devono contenere avvisi che consigliano di scegliere mezzi di trasporto più ecologici: la bicicletta e i mezzi pubblici, o semplicemente una camminata.

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati