Uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), realizzato prima della pandemia e presentato nel 2021, sosteneva che ogni anno in tutto il mondo 745mila persone muoiono a causa del troppo lavoro. Sono più delle vittime provocate dagli incidenti o dall’uso di sostanze nocive sul lavoro, scrive Der Spiegel. Frank Pega, che si occupa di ambiente, cambiamento climatico e salute all’Oms ed è uno degli autori dello studio, precisa che con la pandemia di covid-19 il problema si è sicuramente aggravato e cita uno studio dell’università di Harvard, negli Stati Uniti, secondo il quale nei paesi che hanno avuto il lockdown, i tempi di lavoro si sono allungati in media del 10 per cento. Nel 2020 in Germania ci sono state 1,7 miliardi di ore di straordinario, di cui più della metà non retribuite, mentre le assenze legate a problemi psicologici sono raddoppiate. “Tutto lavoro”, conclude il settimanale, “che è toccato sbrigare a chi è rimasto”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1462 di Internazionale, a pagina 114. Compra questo numero | Abbonati