Quasi duemila casi di vaiolo delle scimmie sono stati registrati nel mondo. Stati Uniti, Canada e Regno Unito hanno avviato un programma di vaccinazione ad anello, che consiste nel vaccinare i contatti stretti delle persone infettate per ridurre il rischio di nuove infezioni. La strategia ha senso perché la malattia si diffonde lentamente e ha una lunga incubazione. Ma per essere efficace la vaccinazione deve cominciare quando i numeri sono ridotti ed è possibile ricostruire i contatti a rischio, scrive Nature. Inoltre, le persone devono essere disponibili a farsi inoculare vaccini che possono avere effetti collaterali gravi, anche se rari. Nel Regno Unito solo quindici contatti su 107 e 169 operatori sanitari su 245 hanno aderito al programma vaccinale. Per fermare la diffusione del virus bisogna quindi concentrarsi anche sulla quarantena e sull’isolamento.

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Questo articolo è uscito sul numero 1465 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati