Il valore delle etichette è sempre relativo. E infatti nel nuovo romanzo di Miloš Urban, _Továrn na masa _(Fabbrica di carne), è difficile individuare lo spirito “ruggente” degli anni venti del novecento. Al centro del romanzo c’è un mattatoio che avvelena l’aria di un quartiere alla perfieria di Praga. Il protagonista è l’ingegner Leon Hebvábný, che ha il compito di migliorare la reputazione del più grande mattatoio dell’Europa centrale agli occhi degli abitanti, esasperati dai miasmi e dalle urla degli animali. Compito che inizialmente sembra riuscirgli. Ma quando tra i resti della macellazione sono rinvenute delle ossa umane, le cose precipitano. Come sempre con i romanzi di Urban, il lettore si diverte con gli intrighi e le atmosfere affascinanti che lo scrittore è capace di creare, ma ha anche l’occasione d’imparare qualcosa. E, come spesso succede, uno dei protagonisti del libro è Praga. Oltre alle lotte intorno all’industria della carne, finirete per conoscere meglio la capitale ceca, la sua architettura, la sua storia, la sua composizione sociale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1478 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati