“L’avanzo di bilancio accumulato dallo stato russo nel 2022 è praticamente evaporato dopo il brusco calo delle entrate di gas e petrolio ad agosto, che in quel mese ha provocato un deficit di circa 360 miliardi di rubli (5,9 miliardi di dollari)”, scrive il Financial Times. Nei primi sette mesi del 2022 la Russia ha registrato un avanzo di quasi cinquecento miliardi di rubli. Ad agosto il dato è sceso a 137 miliardi, suggerendo forti perdite attribuite al calo delle entrate energetiche, che assicurano quasi la metà del bilancio pubblico. Tra gennaio e agosto, conclude il quotidiano, le vendite di gas e petrolio sono diminuite del 18 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021.

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Questo articolo è uscito sul numero 1478 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati