Seguace di un realismo venato da inquietudini, Dominik Moll s’ispira a un fatto di cronaca, una ragazza bruciata viva nei dintorni di Grenoble, per raccontare la deprimente indagine senza soluzione che ossessiona per anni un giovane ispettore. Insieme al suo collega passa in rassegna tutti i possibili indiziati della morte della ragazza per arrivare a una conclusione inquietante: “Se non troviamo chi ha ucciso Clara è perché tutti i sospettati potrebbero essere colpevoli”. Senza mai essere scolastico o didascalico, Moll scansiona la misoginia maschile eterosessuale e realizza un potente atto di accusa che esplora nel dettaglio tutte le sfaccettature di questo male (sia nella polizia sia negli assassini). Con in mente Fincher o Lynch ci mostra la vertigine esistenziale dell’ispettore, qui intrecciata a un’ironia che fa pensare a Chabrol. Emily Barnett, Les Inrockuptibles

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Questo articolo è uscito sul numero 1480 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati