Nairobi, 12 novembre 2022 (Yasuyoshi Chiba, Afp/Getty)

La scorsa settimana i colloqui promossi dall’Unione africana in Kenya tra i rappresentanti del governo dell’Etiopia e del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (nella foto, la firma dell’accordo del 12 novembre) hanno fatto registrare nuovi progressi. I combattenti tigrini hanno accettato di deporre le armi in cambio della partenza di tutte le forze straniere (il riferimento, non esplicitato nella dichiarazione ufficiale, è in particolare alle truppe eritree). Entrambe le parti hanno accettato di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella regione, e un primo convoglio della Croce rossa è arrivato a Mekelle il 15 novembre. Il sito Addis Standard racconta che il cessate il fuoco è stato accolto con speranza dalle tante famiglie etiopi rimaste divise dopo l’inizio della guerra, in particolare dopo l’imposizione, nel giugno 2021, del blocco delle telecomunicazioni in tutta la regione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1487 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati