“Per quasi un anno ho preso degli antidepressivi, la mia ragazza è emigrata dopo cinque anni che stavamo insieme e da nove anni faccio il tassista per poter portare avanti questo progetto fotografico”. Si presenta così il fotografo Farshid Tighehsaz, che nella serie Labyrinth documenta la vita di chi è nato dopo la rivoluzione islamica iraniana del 1979. Anche se vuole raccontare una generazione, Tighehsaz ha scelto uno stile lontano dal fotogiornalismo tradizionale, a favore di uno sguardo più personale, spesso onirico e surreale. “Ho fotografato persone che vivono in un mondo dispotico, all’ombra del regime”, dice. Nel suo lavoro, realizzato soprattutto a Tabriz, nel nordovest del paese, si è concentrato sulle conseguenze della crisi economica, come l’aumento della povertà, della disoccupazione e di alcuni disturbi mentali, più diffusi soprattutto tra i giovani, anche a causa del covid-19. La serie ha vinto il premio della rivista francese 6Mois, grazie al quale Tighehsaz potrà continuare a fotografare e a viaggiare in tutto l’Iran: “Le proteste di questi mesi mi danno speranza e mi mettono paura allo stesso tempo. Per ora non posso fotografarle, perché sarebbe pericoloso. Ma spero che il mio progetto si concluderà in un Iran libero”. ◆

Tabriz, ottobre 2016. “Da secoli, i gatti sono un elemento iconico del gran bazar di Tabriz e sono accuditi dalle associazioni di beneficenza”, racconta Tighehsaz
Un uomo con un piccione che sarà venduto in un mercato di Tabriz, agosto 2015
Narges, 25 anni, a Teheran, novembre 2016. Soffre di crisi d’ansia e nel 2014 ha tentato il suicidio
Amir e Fazi guardano un film su un tablet a Noor, giugno 2015
Tabriz, gennaio 2019. “Dopo la rivoluzione iraniana il regime ha vietato subito gli alcolici e il gioco d’azzardo. Ma l’influenza occidentale è comunque molto forte, e la musica pop e hip hop, così come i film di Holly­wood, arrivano lo stesso nelle case”, racconta il fotografo
Tahmineh balla nella sua abitazione a Tabriz, agosto 2015. È un’insegnante di danza azera. Lavora a casa perché secondo la sharia, la legge islamica, le donne non possono ballare in pubblico
Una processione funebre per le strade di Tabriz, novembre 2014
Un cantiere edile per la costruzione di case popolari a Birjand, nella provincia del Khorasan meridionale, nell’est del paese, 4 maggio 2014. Con il peggioramento della crisi economica, i giovani hanno molte difficoltà a comprare una casa e a fare figli
Due amici in un ristorante a Tabriz, dicembre 2014
Da sapere
Il premio

◆ Farshid Tighehsaz è un fotografo documentarista nato a Tabriz, in Iran, nel 1987. È rappresentato dall’agenzia di fotogiornalismo VII. Nel 2022 ha vinto la decima edizione del premio assegnato ogni anno dalla rivista francese di fotogiornalismo 6Mois per sostenere il lavoro di fotografi e fotografe di ogni età e nazionalità.


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Questo articolo è uscito sul numero 1487 di Internazionale, a pagina 72. Compra questo numero | Abbonati