Kristen Arnett (kristenarnettwriter.com)

Il nuovo romanzo di Kristen Arnett è il regalo di compleanno perfetto per qualcuno che odiamo. Accattivante e scabrosamente sincero, racconta una storia di maternità spogliata di ogni sentimentalismo. Arnett evoca l’inquietante miscela di devozione e alienazione vissuta da chiunque cresca un figlio che non capisce o che non gli piace. Con i denti esplora il modo in cui la genitorialità esaspera le nostre vulnerabilità e le nostre illusioni. Il romanzo si apre a Orlando, in Florida, con un momento di ordinaria noia e straordinario terrore: Sammie lascia solo per un attimo suo figlio Samson sull’altalena, mentre butta via il suo pranzo mezzo mangiato. Quando si volta, un uomo sta uscendo dal parco giochi tenendo per mano Samson. Lei corre, salta una recinzione, urla, ma nessuno sembra sentirla. “Samson rimase lì accanto a lui”, scrive Arnett. “Poteva vedere le labbra dell’uomo che si muovevano, ma non riusciva a distinguere nessuna parola. Suo figlio, silenzioso tutto il giorno, ogni giorno, guardò l’uomo e sorrise. Sorrise davvero. Un sorriso a denti stretti”. Quel sorriso fa male perché il ragazzo non sorride mai a Sammie. Infatti, la sua unica ricompensa per aver salvato suo figlio dal rapimento è la sua irritazione. Il comportamento di Samson sembrerebbe collocarlo da qualche parte nello spettro dell’autismo, ma il medico, i suoi insegnanti, tutti assicurano Sammie che è “un bambino di quarta elementare perfettamente capace e funzionante che aveva solo bisogno di una correzione di atteggiamento”. Per loro è facile dirlo: non si occupano di lui a tempo pieno. Il titolo del romanzo deriva da una scena in cui Samson fa i capricci. Cercando di trattenerlo, Sammie lo raggiunge e gli afferra il polso. Lui la morde. È un momento scioccante, comico e grottesco, e del tutto comprensibile, come tutto in questo romanzo sul dolore della maternità, le vere cicatrici lasciate sulla pelle e sull’anima. Ma queste pressioni per Sammie sono esasperate dal peso in più di dover dimostrare che una coppia gay può essere una famiglia “normale”. Suddivisa nelle quattro stagioni, ma attraverso molti anni, questa storia tenera segue Sammie e Samson mentre maturano e continuano a negoziare. Ron Charles, The Washington Post

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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati