È un tranquillo pomeriggio di novembre nel quartiere di Santa María la Ribera a Città del Messico, quando all’improvviso irrompe il suono del perreo, un sottogenere del reggaeton famoso per il suo linguaggio esplicito. All’interno di un edificio c’è uno studio di danza dove gli artisti e i discografici dell’etichetta locale Tempvs Music stanno facendo le prove in vista della loro esibizione al Coca-Cola Flow Fest, il primo grande festival di musica reggaeton messicano, che si è tenuto il 26 e 27 novembre. La cantante Charly Gynn guida il gruppo, che comprende anche la boy band #Mexasinpartys, il dj e ingegnere del suono Danny Damn e lo stilista Youri Noyola. Le prove vanno avanti da cinque mesi, un tempo che potrebbe sembrare eccessivo. Ma alla Tempvs Music la preparazione è alla base del successo. Quello di Charly Gynn è cominciato nel 2019, quando ha aperto i concerti di Bad Gyal. Il suo ep di debutto, La fiesta de la virgen, è uscito nel marzo 2022, confermandola come uno dei talenti emergenti del reggaeton di Città del Messico. Ricorda gli anni dell’adolescenza: suo padre è emigrato a nord per provvedere alla famiglia mentre sua madre ha lottato per sbarcare il lunario nella capitale. “Tutto quello che avevamo erano i nostri amici e la strada. Uscivamo e compravamo cd al mercato vicino al capolinea degli autobus. È stato il periodo più difficile della mia vita, economicamente parlando, ma anche divertente e formativo”. Richard Villegas, Remezcla

Charly Gynn (dr)

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati