I neandertal cacciavano elefanti giganteschi, li macellavano con metodo e ne conservavano la carne. La novità è emersa analizzando i reperti rinvenuti in un sito vicino alla città di Halle, in Germania, dove circa 125mila anni fa c’era un lago frequentato da gruppi di neandertal. Oltre a resti di bovini, cavalli e cervi, i ricercatori hanno trovato molte ossa di Palaeoloxodon antiquus, un elefante estinto che era due volte più grande dell’attuale elefante africano. Le ossa appartenevano quasi tutte a maschi adulti. Secondo i ricercatori, una possibile spiegazione è che i maschi vivevano isolati ed erano quindi più facili da cacciare. Sulle ossa sono stati individuati segni di utensili diversi per la macellazione, usati contemporaneamente da più individui. Probabilmente per completare la macellazione erano necessarie centinaia di ore di lavoro. Ma ne valeva la pena, perché un elefante nutriva circa cento individui per un mese, grazie alle tecniche messe a punto per conservare la carne e il grasso. I neandertal vivevano quindi in gruppi piuttosto numerosi e collaboravano tra loro. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati