In inverno le persone tendono a dormire di più. Analizzando i dati relativi a circa duecento pazienti con disturbi del sonno, raccolti dall’ospedale universitario della Charité, a Berlino, è emerso che in inverno la fase rem di sonno profondo dura mezz’ora in più rispetto all’estate. La fase rem è collegata all’orologio circadiano del ritmo sonno-veglia, che è influenzato dalla luce naturale. I ricercatori affermano su Frontiers in Neuroscience che la fisiologia umana si adatta alle stagioni, imponendo di dormire di più in inverno per non essere stanchi in primavera.

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Questo articolo è uscito sul numero 1500 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati