Il 7 aprile la camera dei rappresentanti del Tennessee ha espulso dal parlamento Justin Jones e Justin Pearson, due deputati del Partito democratico che giorni prima avevano interrotto una sessione per chiedere nuove leggi sul controllo delle armi. “Jones e Pearson, entrambi neri, avevano deciso di protestare dopo la strage in una scuola elementare di Nashville, in cui erano state uccise sei persone, di cui tre bambini”, scrive Npr. “In seguito alla sparatoria, i repubblicani hanno approvato nuove leggi che aumentano le misure di sicurezza intorno alle scuole, senza modificare le norme sul possesso delle armi”. Il voto contrario dei due deputati alla camera, dove i repubblicani hanno una maggioranza molto ampia, è stato interpretato come un fatto grave da molti giornali, segno della radicalizzazione dei politici repubblicani a livello locale. È raro che ai parlamentari venga tolto il seggio. Nel corso della storia statunitense è successo in casi di accuse molto gravi, come corruzione e molestie sessuali, e sempre con il voto di entrambi i partiti. Tre giorni dopo il voto Jones è stato riammesso in parlamento grazie al voto unanime del consiglio comunale di Nashville, che in base alla legge aveva il compito di nominare un sostituto ad interim. È probabile che anche il consiglio comunale di Memphis farà lo stesso con Pearson.

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Questo articolo è uscito sul numero 1507 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati