Decine di migliaia di ebrei israeliani hanno festeggiato il 18 maggio la “giornata di Gerusalemme”, celebrata ogni anno con una marcia delle bandiere per ricordare la “riunificazione” della città in seguito alla conquista israeliana di Gerusalemme Est nella guerra del 1967. L’annessione è considerata illegale dal diritto internazionale, ricorda Al Jazeera. Il 21 maggio il ministro della sicurezza interna, Itamar Ben Gvir, è andato sulla Spianata delle moschee, a Gerusalemme Est. La visita è stata definita “una provocazione” da Hamas, dagli Stati Uniti e dalla Giordania. Nella notte tra il 21 e il 22 maggio tre combattenti palestinesi sono stati uccisi in un’operazione militare israeliana a Nablus, nel nord della Cisgiordania.

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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati