Questa presentazione della musica per pianoforte italiana del novecento è un modello di programmazione intelligente e pianismo scrupoloso. Le scure tinte impressionistiche e il linguaggio armonico sensuale ma instabile del Raggio verde di Mario Castelnuovo-Tedesco aprono il recital e mettono subito in mostra l’accattivante fusione di ritmo e sensibilità della pianista finlandese Sanna Vaarni, che rende benissimo le linee melodiche di Cipressi e dà voce agli appassionati accordi del climax senza nessuna violenza (più facile a dirsi che a farsi!). Si potrebbe descrivere il Capriccio di Scelsi come Berg e Skrjabin fatti a pezzi. Qui la varietà di articolazione e i contrasti dinamici di Vaarni si rivelano molto convincenti. La scultura materica delle Risonanze di Malipiero ha una grande naturalezza. La scrittura pianistica spietatamente esposta in tutto il classico Quaderno musicale di Annalibera di Dallapiccola beneficia delle ricche gradazioni di tocco e timbro di Vaarni. Se vi piace la musica per pianoforte di Poulenc nella sua forma più succinta e spiritosa, i 15 Preludi Nino Rota sono irresistibili, come la loro esecuzione. La pianista interiorizza anche il nodoso misticismo delle Quattro illustrazioni sulle Metamorfosi di Vishnu di Scelsi. Questo disco è una produzione di prima classe a tutti i livelli. Molto raccomandato.
Jed Distler, ClassicsToday

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Questo articolo è uscito sul numero 1519 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati