Il selvaggio e fantasioso lungometraggio di debutto di Thomas Hardiman, ambientato nel Regno Unito durante una competizione per parrucchieri, fornisce un piacere orgogliosamente indelicato e accuratamente strutturato. Con uno svolgimento in tempo reale, girato come se si trattasse di un unico piano sequenza, il film ruota intorno alla morte improvvisa della grande attrazione dello show, trovato dietro le quinte senza scalpo. Mentre gli altri concorrenti e i loro modelli aspettano di essere interrogati da detective che non vediamo mai, tutti sono sospettati, non solo l’inquietante guardia giurata. Ci sono la logorroica Cleve (Clare Perkins), che ha problemi a controllare la rabbia; la devota Divine (Kayla Meikle), che lavora part-time in un’impresa di pompe funebri ed è abituata alle teste dei cadaveri; e infine l’intrigante Kendra (Harriet Webb), che forse è in combutta con l’organizzatore dell’evento. Hardiman orchestra il gioco con esuberante finezza e sfacciata sensibilità, tenendoci sempre sulla corda. In un momento in cui troppi film sembrano eccessivamente cauti e trattenuti, Medusa deluxe è gloriosamente disinibito e vistosamente divertente.
Jeannette Catsoulis, The New York Times

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1525 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati