Il 16 febbraio 1943, per ordine speciale di Adolf Hitler, Mildred Harnack, un’accademica statunitense di quarant’anni, fu giustiziata nel carcere di Plötzensee, a Berlino. Era accusata di tradimento per il suo ruolo in un gruppo di resistenza clandestino che aveva affisso manifesti antinazisti, distribuito volantini sediziosi e aiutato ebrei e dissidenti a fuggire dal paese. All’epoca i trasmettitori radio erano conosciuti dall’intelligence tedesca come “pianoforti” e i loro operatori come “pianisti”. Nel 1941 i nazisti scoprirono che i pianisti tedeschi inviavano messaggi agli agenti comunisti di Mosca, soprannominarono il gruppo Orchestra rossa. Rebecca Donner è la pronipote di Harnack. Quando era adolescente sua nonna le diede una pila di lettere che Harnack aveva scritto alla famiglia tra il 1929 e il suo arresto nel 1942. Donner, un’abile ricercatrice e reporter, è stata anche in grado di accedere a documenti scoperti in un archivio della Germania est dopo la caduta del muro di Berlino. Mildred Fish nacque nel 1902 in una famiglia povera di Milwaukee. Incontrò il suo futuro marito, Arvid Harnack, un economista tedesco, e si trasferì in Germania. Non nascose la sua avversione per Hitler, e nel 1932 organizzò la prima riunione clandestina nel suo appartamento, mettendo insieme attivisti politici di ogni provenienza e fede. Donner ha scritto un libro potente. Un saggio che ha il ritmo di un thriller politico.
Moira Hodgson, The Wall Street Journal

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Questo articolo è uscito sul numero 1529 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati