Il documentario pieno di dolore e rabbia di un quartetto di registi palestinesi e israeliani parla di Masafer Yatta, un insieme di villaggi palestinesi in Cisgiordania dove agli abitanti è stato ordinato di andarsene per trasformare la zona in un’area di addestramento per l’esercito israeliano. Basel Adra, che ci abitava, ha registrato per anni gli abusi inflitti alla comunità. Ma il film segue anche il suo rapporto di amicizia con il fotoreporter israeliano Yuval Abraham. A momenti di pura angoscia rivissuti da Adra si aggiunge anche l’esperienza di Abraham la cui presenza a Masafer Yatta è sempre meno tollerata dai palestinesi. Il film si chiude con il dialogo agrodolce tra i due. Se la loro amicizia si è approfondita e saldata grazie all’esperienza comune che hanno vissuto, sono entrambi consapevoli di quanto poco sia cambiato nella realtà nel corso degli anni. Un’opera cupa che fa riflettere.
Peter Bradshaw, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati