◆ Lungo la riva occidentale del Rodano una serie di stagni rettangolari dai colori accesi spicca tra le paludi salmastre della costa francese.
Questa immagine, scattata dal satellite Landsat 9, mostra le vasche di evaporazione di Salin-de-Giraud, a circa cinquanta chilometri a ovest di Marsiglia. Le saline producono ottocentomila tonnellate di sale all’anno. Quando sono state fondate, alla fine dell’ottocento, il sale era usato per ottenere carbonato di sodio, che era poi trasportato via mare fino alle fabbriche di sapone a Marsiglia.
Il sale è indirettamente responsabile del colore arancione dell’acqua degli stagni. Solo poche forme di vita sono in grado di sopravvivere in questo ambiente, tra cui la Dunaliella salina, un’alga unicellulare ricca di beta-carotene, e gli Halobacteria, microrganismi di colore rosa.
Questi pigmenti si diffondono lungo la catena alimentare: dei microrganismi si nutrono i crostacei del genere Artemia, che a loro volta sostentano la cospicua popolazione locale di fenicotteri rosa.
Salin-de-Giraud è un’importante area di riproduzione per migliaia di uccelli migratori. Nel Mediterraneo le saline coprono circa metà del fabbisogno nutritivo dei fenicotteri rosa durante la stagione riproduttiva.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati