L’adattamento del quarto romanzo di Helen Fielding si aggira faticosamente attraverso i grandi classici della serie (pornografia immobiliare londinese, personaggi del mondo dell’informazione ubriachi e urlanti, riferimenti neanche troppo velati all’ossessione della nostra società per la giovinezza, la bellezza e la forma fisica). Il tutto insieme a un tentativo poco convinto di spostare in avanti il quadrante emotivo per affrontare la maturità e la perdita. Forse Bridget Jones è definitivamente pronta per la pensione.
Nick Curtis, London Evening Standard
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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati