Racchiuso in un bell’oggetto-libro, arriva uno dei titoli più sorprendenti di un anno già ricco di sorprese. Risuleo e Pronostico dopo il coloratissimo Sniff, esordio della coppia, virano al bianco e nero con sfumature di grigio. Ma c’è anche tanto bianco grazie al sapiente lavoro di sottrazione grafica: gli autori si rivelano veri architetti della tavola. E l’architettura delle vignette è uno dei tratti salienti di quest’opera. Interrogazione esistenziale sulla vacuità e fatuità del mondo moderno, Tango è ispirato a Il gioco del mondo di Julio Cortázar. In originale _La rayuela _(che significa linea, striscia), cioè quel gioco per cui si disegnano delle caselle numerate per terra, da noi chiamato campana. Ma qui, più che adattare il racconto, si adatta il concetto con molte varianti. Perfetto per un fumetto concettuale. E si vira al teatro – ribadendo la sua prossimità con il fumetto – e in qualche modo alla pantomima. O alla danza, al tango. Le varianti dei litigi di una coppia che vuole comprare casa le costruirà il lettore con l’aiuto di una mappa, come nel libro di Cortázar. Nella parte finale le architetture, o meglio le loro mappe, diventano vignette di una pagina dove si svolge l’azione. In mezzo un segmento a colori psichedelici dove un documentario naturalistico, trasfigurato gradualmente in un sogno, ci dice con ironia che la natura se la passa peggio di noi.
Francesco Boille

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Questo articolo è uscito sul numero 1439 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati