Basta con i contenuti commerciali o promozionali. Cambiano le regole dedicate ai video per bambini e arriva l’annuncio che chi violerà le linee guida non riceverà guadagni. YouTube esorta i _creator _a caricare contenuti adatti all’età, educativi e che ispirino creatività. Non esattamente quello che avviene con gran parte dei video ora presenti, come quelli dell’ormai multimilionario Ryan Kaji, il bimbo che da sei anni macina visualizzazioni e dollari spacchettando giocattoli. Cambierà qualcosa? Per Ryan forse no: con una serie Amazon a lui dedicata e diverse sponsorizzazioni dai marchi di giochi, forse l’ultimo dei suoi problemi è l’assenza di pubblicità nei suoi video di YouTube. 
Gaia Berruto

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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati