Ugo Gregoretti, che meglio di altri seppe raccontare i costumi del paese attraverso la tv, apprezzerebbe il lavoro del suo giovane collega Leonardo Parata, autore e inviato di Propaganda live (La7). Citando l’immarcescibile posta del cuore, viaggia per l’Italia incontrando coppie di anziane a cui girare le domande di anonimi navigatori su turbamenti d’amore e sesso. Le risposte, pronunciate il più delle volte in un dialetto che Parata deve tradurre per il pubblico, sono esilaranti per forma e contenuto. Le nonne non si fanno scrupoli nel dare consigli, improntati al libertinismo più sfrenato in fatto di sessualità e alla cura più attenta quando si parla di sentimenti. Corna, dimensioni, consigli su dove nascondersi per consumare e su come gestire i maschi, soluzioni perentorie su come uscire da rapporti tossici. Nell’ultimo episodio, le comari di Taranto descrivono il loro mondo attuale abitato da amanti deceduti, amori affetti da Alzheimer e mariti estinti, con lessico libero e disincantato. Sono saggissime e sfrontate nei loro consigli, senza pudori né ansie ideologiche. Spiazzano lo stesso Parata, la cui premura da nipote che teme di osare troppo viene puntualmente disorientata dallo sguardo aguzzo di queste nonne che, sedute su panchine, muretti o sedie di paglia, sembrano osservare dal greto del fiume il passaggio di segreti, rimpianti e ferite di una memoria privata da inchiodare finalmente a un sorriso. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1557 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati