L’amore può fare miracoli, si sa. Quando sentiamo le farfalle ballare come pazze dentro lo stomaco allora siamo pronti per ogni tipo di pazzia. Ed è quello che succede a Mina, simpatica ed estroversa protagonista uscita dalla penna di Lodovica Cima. A Mina scrivere non piace. Ma non è sempre stato così. All’inizio non le dispiaceva, aveva perfino partecipato con un certo entusiasmo a una sorta di gioco chiamato “quaderno delle amiche”, dove aveva scritto con tanto orgoglio un haiku, una breve poesia giapponese. Ma poi i brutti voti a scuola e le incomprensioni su cosa significa scrivere bene le hanno provocato un’allergia alla scrittura che sembra irrecuperabile. Mina si sente circondata. Intorno a lei sembra che a tutti piaccia leggere e scrivere. Soprattutto alla sua sorella nerd. Si sente inadeguata. E invece di imitare gli altri e seguirli nel loro mondo fatto di libri, si chiude a riccio in un mondo senza alfabeto. Ma poi arriva Michele, un ragazzo di cui s’innamora. Tutto cambia, ma c’è un problema: Michele ama leggere. Allora per conquistarlo anche lei è costretta a tuffarsi nel mondo dell’alfabeto. Le conseguenze saranno sorprendenti. Non solo per l’amore, ma soprattutto per la lettura. Una storia tenera, quella di Mina, che vi terrà compagnia in queste prime notti di freddo autunnale.

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati