I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana
la giornalista belga Vanja Luksic.

Roma è eterna diceva l’imperatore Adriano. “Un salotto da attraversare in punta di piedi”, spiegava Alberto Sordi. Sappiamo che è una città stracolma di meraviglie. Però questo libro insolito del giornalista e scrittore Fabio Isman ci fa capire quanto siamo ignoranti. Le opere d’arte di tanti secoli, chiese, fontane, affreschi, sculture, sono molto più numerose di quello che pensiamo. Isman c’invita a scoprirlo con delle passeggiate fuori dai luoghi comuni. Roma non è solo il Colosseo e i Musei Vaticani. Tanti ricordi del passato hanno lasciato dei segni, anche se non sempre molto visibili. Per esempio, la Roma imperiale era una New York ante litteram dove si viveva in condomini di dieci piani. Ce ne sono ancora delle tracce, basta guardare bene passeggiando nelle vie del centro dove scopriamo anche, in un cortile, una splendida fontana di Bernini. Oppure sull’Aventino, sotto un tombino, la favolosa abitazione dell’imperatore Traiano. Isman divide con noi la sua curiosità. Un altro esempio, il Grande raccordo anulare, il Gra, si chiama cosi perche l’ha costruito Eugenio Gra, primo direttore generale dell’Anas. Non si poteva intitolare la circonvallazione a una persona ancora viva, e così hanno usato un sotterfugio. È un libro molto particolare e molto divertente. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1518 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati