Una dipendente delle Nazioni Unite è stata liberata dopo essere stata sequestrata per qualche ora dalle milizie anti-balaka, che chiedevano la liberazione di uno dei loro leader arrestato il 18 gennaio. La donna, di cui non è stata svelata la nazionalità, lavora nella missione dell’Onu nella Repubblica Centrafricana (Minusca).
Restano invece ancora nelle mani delle milizie un’operatrice umanitaria francese di 67 anni e un suo collega centroafricano rapiti il 19 gennaio. Afp
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it