Secondo un rapporto dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez), nel 2015 il taglio della spesa pubblica in percentuale del pil colpirà soprattutto il sud Italia. Il rapporto analizza gli effetti dei tagli della Spending review attraverso elaborazioni dei dati della commissione europea e del ministero dello sviluppo economico.

I dati:

  • Nel 2015 il taglio della spesa pubblica al sud sarà del 6,2 per cento, più del doppio rispetto al nord, dove raggiungerà il 2,9 per cento.
  • I tagli nel sud riguardano soprattutto la spesa in conto capitale per gli investimenti, fondamentale per stimolare la ripresa dell’economia.
  • Anche sul lungo periodo, dal 2001 al 2012 la spesa in conto capitale per gli investimenti per le aree sottoutilizzate è scesa del 58 per cento al sud, e solo del 10 per cento nelle regioni di centro e nord.
  • Nel 2013 il peso dei tagli sul pil è stato del 6 per cento a livello nazionale, del 5,5 per cento nelle regioni centrosettentrionali e del 7,8 per cento in quelle meridionali.
  • Nel 2014 l’impatto sul pil è stato del 6,5 per cento: 5,9 per cento al centro e al nord e 8,7 per cento al sud. Nel 2015 raggiunge il 6,8 per cento a livello nazionale, il 6 per cento nel centro e al nord e il 9,5 per cento nel sud.

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