16 giugno 2015 12:38

I taliban hanno scritto al leader del gruppo Stato islamico Abu Bakr al Baghdadi per contrastare le sue ambizioni espansionistiche nel paese. “Il jihad contro gli americani e i loro alleati, dovrebbe essere condotto sotto un’unica bandiera, quella dei taliban del mullah Omar”, ha dichiarato nel messaggio Akhtar Mohammed Mansour, braccio destro del mullah Omar. Nei giorni scorsi i media afgani avevano riferito di scontri tra milizie taliban e gruppi jihadisti affiliati allo Stato islamico nell’est del paese.

“Per difendere i suoi territori, l’emirato islamico dell’Afghanistan (nome con cui i taliban definiscono il loro paese) sarebbe costretto a reagire”, ha avvertito Mansur nella missiva pubblicata in quattro lingue: oltre al pashto e al dari, l’arabo e l’urdu. I taliban, estromessi dal potere nel 2001, conducono la resistenza armata contro il governo di Kabul e i suoi alleati stranieri.

Gli estremisti sunniti dello Stato islamico hanno ripetutamente affermato la loro volontà di espandere il califfato al di là dei territori già sotto il loro controllo in Iraq e in Siria, non nascondendo le loro mire anche in Afghanistan. Al contrario, i taliban non hanno alcuna ambizione espansionistica e limitano i loro attacchi al territorio afgano. Il generale John Campbell, comandante delle forze Nato in Afghanistan, il mese scorso aveva già fatto sapere che il gruppo Stato islamico stava reclutando combattenti nel paese.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it